La vita in diretta

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Michele Buoninconti merita la condanna a trent'anni di carcere per l'omicidio della moglie Elena Ceste perché il suo è stato un "disegno criminoso perverso". Lo scrive la Corte d'assise d'Appello di Torino nelle 53 pagine della motivazione della sentenza che, a febbraio scorso, ha confermato la pena di primo grado. Buoninconti - scrivono i giudici - ha "premeditatamente ucciso la moglie". tradito la fiducia dei figli, dei parenti e degli amici". Inoltre ha occultato il cadavere con "modalità studiate e meditate" per impedirne il ritrovamento. Secondo la sentenza Buoninconti non sopportava che la donna cercasse di evadere dalla routine familiare sottraendosi al "ruolo di madre e moglie sottomessa che le aveva imposto".
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