Telefono giallo Il caffè Sindona

St 1989175 min
Michele Sindona, faccendiere e banchiere italiano che intesseva rapporti con i politici dell'epoca, muore avvelenato nel carcere di Voghera il 22 marzo 1986, dopo 53 ore di agonia, portando nella tomba i suoi segreti. L'inchiesta giudiziaria imbocca subito la pista del suicidio, e il giudice istruttore di Voghera archivierà il caso senza però stabilire come il cianuro sia arrivato in cella nonostante tutte le precauzioni, le telecamere sempre in funzione, la presenza dei secondini. Nell'introduzione alla puntata, Corrado Augias racconta delle difficoltà incontrate per realizzarla, dato che diverse personalità hanno declinato l'invito a partecipare. A più di trent'anni anni dal presunto delitto resta comunque ancora plausibile l'ipotesi che il mandante dell'omicidio abbia fatto recapitare il cianuro facendo credere a Sindona che la sostanza (spacciata per zucchero) avrebbe causato solo un leggero malore, come parte di una strategia per uscire dal carcere e godere dell'estradizione negli Stati Uniti d'America.
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