La vita in diretta

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Dopo l'autodenuncia di ieri in una caserma di Milano, Marco Cappato e da oggi formalmente accusato di "aiuto al suicidio" per la morte di Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo, avvenuta due giorni fa in una clinica in Svizzera. "Sono pronto a difendere le mie ragioni. Ho aiutato Fabo ad ottenere l'assistenza medica alla morte volontaria in un Paese in cui e consentito quello che dovrebbe esser consentito anche da noi" ha commentato Cappato. La Procura gli ha contestato il reato previsto dall'articolo 580 del codice penale, ossia "istigazione o aiuto al suicidio", che prevede pene che vanno dai 5 ai 12 anni di carcere
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