Italiani con Paolo Mieli Pietro Nenni, anima socialista

ItaliaSt 201755 min
Il 9 febbraio 1891 nasce Pietro Nenni, uno dei protagonisti del Novecento italiano e della sua politica, con una lunga militanza socialista. Il racconto parte dal fatidico 1956, l'anno della scelta di Nenni, segretario del Psi dal 1949, della rottura con Mosca e con i comunisti italiani a seguito del rapporto Krusciov e dell'invasione dei carri armati sovietici in Ungheria. Si avviano così delle convergenze parallele con la DC di Moro e Fanfani, che porteranno alla grande stagione del centrosinistra, ma anche del sogno nenniano, poi fallito, della riunificazione socialista Psi-Psdi. E c'è anche, a ritroso, il Nenni delle origini: nato in una famiglia di contadini inurbati, è testimone fin da bambino, degli sconvolgimenti sociali della fine secolo, i moti del 1898 e il regicidio del 1900. Repubblicano prima della Grande Guerra, socialista militante poi, vive in Francia gli anni dell'esilio fascista, divenendo uno dei punti di riferimento del movimento antifascista internazionale, Spagna compresa. All'estate 1943 rientra in patria, dove viene arrestato e imprigionato a Ponza. Subito scarcerato con la caduta del fascismo, è animatore della lotta partigiana e uno dei protagonisti della ricostruzione democratica dell'Italia che riassume nella frase: "O la Costituente e la Repubblica o il caos". È figura di spicco anche dopo i suoi ottant'anni, vivendo una tenace maturità politica, dimostrata fino all'ultimo: apre la VIII legislatura del 20 giugno 1979, per evitare che sia un senatore neofascista a farlo, prima di morire la notte del 1 gennaio 1980.
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