Agorà

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Un servizio di Chiara Avesani - Oltre alle moschee riconosciute come «moderate», di cui fanno parte i musulmani devoti alla preghiera, al digiuno e all’elemosina, esistono anche quelle più inquietanti dei predicatori d’odio, dei reclutatori e delle «cellule in sonno», più volte oggetto di indagini dei servizi di intelligence e delle forze di polizia. Siamo andati in alcune strutture non autorizzate, che spesso rimangono una zona franca, un’area grigia dove non sempre è facile entrare. A Roma sono diverse. Chi le controlla? E come?
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