Radici Brasile: Maristela Goncalves

St 201457 min
Dici Santos, Brasile, e più che alla città pensi a Pelè, che giocò in questa squadra per diciotto anni. Ma Santos è anche il luogo dove è vissuta a lungo Maristela Goncalves, la protagonista del primo appuntamento con la nuova edizione di “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione”. Oggi Maristela abita a San Mauro Torinese, alle porte di Torino e torna con Demichelis nel suo Brasile: un viaggio che parte dallo stadio di Santos, tra calciatori, tifosi e Didì, il parrucchiere di Pelé, che commenta a modo suo il mondo nel pallone: “Il taglio di capelli di Pelè? L’ho inventato io cinquant’anni fa: alti davanti e più corti dietro. Lui, anche ora, continua a tornare qui e parliamo di calcio. Anche se per me – che un tempo andavo a tutte le partite del Santos e oggi mi limito a seguirle in tv – il calcio una volta era più passione e amore per la maglia. Oggi è amore per il denaro”. Ed è ancora il calcio – tra sviluppo e povertà delle quali il Mondiale ha fatto esplodere la contraddizione - a portare i due “viaggiatori” sulle splendide spiagge della città, ma anche in una delle favelas più pericolose del mondo: Jardim Nakamura.Nel percorso alla riscoperta delle proprie radici, infine, Maristela torna nel Parco della Jureia, foresta Atlantica, nella scuola dove ha insegnato. E qui ritrova i parenti nella città natale, Tupà. Dopo la storia di Maristela “Radici” racconterà quelle di di Saba Anglana, cantante e attrice italo-somalo-etiope; di Malia Zheng, una giovane cinese, immigrata di seconda generazione, che parla un perfetto fiorentino; e di Coumbaly Diaw che viveva a Parma, ma è tornata in Senegal per mettere a frutto quanto imparato in Italia.
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