Il violino

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Nonostante il suo ampio utilizzo nella musica popolare – basti pensare ai suonatori itineranti, che, fin dalla prima metà del Cinquecento, accompagnavano le danze nelle feste di piazza - il violino è considerato, a giusta ragione, lo strumento "nobile" per eccellenza nella musica colta, nella quale entra da protagonista a cominciare dalla nascita dell'orchestra barocca. Roberto Ranfaldi, violino di spalla (primo violino) dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, racconta lo strumento a partire dal momento in cui scaturì la decisione di "adottarlo" come il proprio strumento d'elezione. Poi, descrive la morfologia, l'estensione in ottave, il timbro, le possibilità espressive, il repertorio (compositori e opere), che maggiormente ne valorizzano le peculiarità, sia da solista, sia in ensemble. Brevi esibizioni live e materiali di archivio intervallano e accompagnano la narrazione. Roberto Ranfaldi si è diplomato in violino al Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria nel 1984. Ha approfondito gli studi presso il Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra col maestro Corrado Romano e ha partecipato a numerose masterclass. Tra le più rappresentative, quelle negli U.S.A. con E. Rosenblyth (1982) e, in seguito, con Leon Spierer, allora primo violino dei Berliner Philharmoniker. Nel 1989, entra a far parte dell'Orchestra Sinfonica di Torino della RAI; dal 1995 è violino di spalla dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Ha suonato sotto la direzione di alcuni fra i più grandi direttori contemporanei, compiendo numerose tournèe in Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. È stato invitato a collaborare come violino di spalla dall'Orchestra del Teatro alla Scala, dall'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e da altre prestigiose istituzioni.

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