Ucciso a Torino perché "aveva un'aria felice": la riflessione di Massimo Ammaniti - 02/03/2019

St 2018/19 1 min

Due estranei che si sono trovati per caso. "L'ho ucciso perché aveva un'aria felice", ha confessato Said Mechaquat, l'uomo che ha assassinato il 34enne Stefano Leo mentre camminava su un tratto del Lungo Po a Torino. Ma può uccidere la felicità altrui? Lo psicopatologo Massimo Ammaniti spiega le possibili cause che hanno spinto il ragazzo marocchino all'insano gesto.

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