La disoccupazione secondo i grandi pensatori - 20/10/2018

St 2018 2 min

Secondo Zigmunt Bauman il termine disoccupazione, usato comunemente fino a ieri per designare chi non aveva un lavoro retribuito, racchiudeva il presupposto implicito della "normalità" dell'occupazione. Il prefisso "dis" denotava un'anomalia: un fenomeno strano, irregolare e temporaneo. L'obiettivo del "pieno impiego" rimaneva sempre all'orizzonte. Ma poiché, col passar del tempo, le speranze di una piena occupazione si facevano sempre meno verosimili, si ebbe ad un certo punto un "mutamento di paradigma", con l'introduzione di un nuovo termine, "esubero", che a differenza dell'altro non contiene alcuna promessa, sia pur indiretta o allusiva. Nessuna connotazione di "anormalità". Diversamente dai "disoccupati", che si trovano provvisoriamente senza lavoro ma si presume siano "ri-occupabili", i lavoratori in "esubero" sono superflui, soprannumerari, non indispensabili.

Vai al titolo
Home On demand Canali Tv Cerca Altro