270_8_DW3_FabioCiotti_humanities forthepeople

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"Il grande umanista è scomparso dal dibattito culturale". E' netta ed esplicita la constatazione del professor Fabio Ciotti, docente di Critica letteraria e letterature comparate all'Università di Roma Tor Vergata. "In generale si pensa che le scienze umane non servano a niente, e gli studenti vengono incoraggiati a prendere facoltà tecniche o scientifiche". Come ripensare quindi il ruolo sociale delle scienze umane? Come "giustificare" il fatto che ci sia, oggi, chi studia ancora i manoscritti? Una strada possibile è quella delle cosiddette "digital humanities", che integrano informazione e analisi e che possono aiutare in questo percorso, anche col coinvolgimento del corpo sociale, in maniera collaborativa, nella costruzione del sapere. Un esempio è quello che è accaduto con l'enorme corpus delle carte di Tolstoj, trascritte digitalmente in soli quattro anni con un grande coinvolgimento collettivo degli appassionati.

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