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L'inchiesta di Giorgio Mottola: negli ultimi anni sono entrate nel nostro paese milioni di tonnellate di petrolio di contrabbando, provenienti da Siria e Libia. Nel settore, il vero business è l'evasione fiscale. Secondo la stima di alcune procure italiane, il giro di Iva e altre imposte non pagate su prodotti petroliferi ammonta a oltre 6 miliardi di euro all'anno. Una cifra da capogiro su cui hanno messo le mani organizzazioni mafiose, imprenditori spregiudicati e colletti bianchi corrotti. È il mercato parallelo del carburante da cui tutti noi, ogni giorno, ci stiamo rifornendo senza saperlo. «COMUNICATO RELATIVO ALLA PUNTATA DI REPORT DEL 19.11.2018 Con riferimento al servizio televisivo «Nero come il petrolio», andato in onda sul canale "Rai 3" nel corso della puntata del 19.11.2018, su richiesta di Dicke S.r.l. (già Maxcom Bunker S.p.A.) ed al fine di evitare fraintendimenti, precisiamo talune affermazioni rese nel corso della trasmissione: i) Maxcom Bunker non è mai divenuta destinataria di indagini per reati di evasione fiscale o altri reati tributari, né è mai stata destinataria di misure interdittive; ii) parimenti, il reato di contrabbando non è mai stato contestato a Maxcom Bunker; iii) nessuna indagine ha coinvolto la società Maxcom Bunker in relazione ad attività di compravendita di prodotti petroliferi destinati ai consumatori; iv) già prima della messa in onda del servizio televisivo, tutti i giudici (GIP e GUP) che si erano occupati del caso avevano escluso la possibilità di contestare all'ex amministratore delegato ed ai dipendenti di Maxcom Bunker l'aggravante dell'associazione di tipo mafioso. Diamo atto che tali precisazioni sono considerate da Dicke S.r.l. (già Maxcom Bunker S.p.A.) rettifiche doverose dei contenuti della trasmissione. RAI – Radio Televisione Italiana S.p.A. La Redazione di Report».
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