Agorà

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Partono dalla Tunisia di notte a bordo di piccole imbarcazioni o pescherecci, sempre a piccoli gruppi, per sfuggire meglio ai controlli e sperare di farla franca, anche una volta approdati sulle coste italiane. Li chiamano "sbarchi fantasma" appunto. Sono in gran parte giovani e disoccupati tunisini in cerca di un futuro migliore in Europa. I numeri non sono ancora altissimi, ma comunque tali da preoccupare le autorità italiane, timorose di trovarsi di nuovo di fronte a uno scenario di immigrazione di massa dalla Tunisia come quello post-rivoluzione del 2011, quando in migliaia sbarcarono a Lampedusa. - Un servizio di Valeria Brigida
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