Report Cioccolato amaro - 23/10/2017

St 2017/1839 min
Il cioccolato è così: una voglia improvvisa e non si può fare a meno di scartare la stagnola, scrocchiarlo e lasciarlo sciogliere in bocca. A soddisfare il nostro impulso ci pensa un settore industriale che nel mondo fattura ogni anno più di 100 miliardi di dollari. Si dividono il mercato una decina di grandi gruppi, multinazionali del cioccolato. Il prezzo del cacao, l'ingrediente primario, è stabilito nelle borse di Londra e New York attraverso strumenti finanziari trattati non solo dai produttori di cioccolato ma anche da fondi speculativi che acquistano e vendono enormi quantità di materia prima, allo scopo di ottenere plusvalenze finanziarie. Alla fine la speculazione incide per circa il 30% sul prezzo finale del cacao. Le grandi piantagioni invece si trovano in paesi poveri dell'Africa Occidentale e del Sudamerica. E qui entrano in campo tre grandi gruppi internazionali di certificazione etica, che dovrebbero garantire a noi consumatori occidentali che il nostro cioccolatino non sia stato prodotto facendo lavorare i bambini o distruggendo l'ambiente. È vero? Abbiamo ricostruito il percorso del cioccolato dalla piantagione alla fabbrica, per capire quanto c'è di vero in quello che leggiamo sulla confezione e che cosa ci mettiamo in bocca. di Emanuele Bellano
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