Storie italiane

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Simona Ventura scrive sui social: Quello che sta succedendo ad Asia Argento mi ha fatto pensare. Conosco Harvey Weinstein da molto... A metà anni 2000 lo incontravo spesso nel mio girovagare a livello internazionale. Erano gli anni delle INARRIVABILI feste di Dolce e Gabbana a Cannes e Venezia... dei 45 anni di carriera dell'imperatore Valentino (e Roma che così bella non ho mai più visto) della formula1 di Flavio Briatore (che scherzosamente chiamavano 'il meccanico'), degli Halloween parties di NYC, delle feste e il karaoke nel privée Cipriani (pieno di gente di tutto il mondo). E quello che faceva Weinstein era risaputo da tutti. Se accettavi i suoi "corteggiamenti" lavoravi in grandi film hollywoodiani, Oscar e grandi cachet, sennò no. Era duro e rischioso, lo sapevano tutti ma capire qual è il confine tra volontà e costrizione è molto difficile. Ora che il vento è cambiato, tutte (chi in ritardo chi no) si scatenano contro di lui. Meglio tardi che mai! La moglie Georgina ora divorzia, ma per molti anni le più grandi attrici indossavano i suoi abiti per fare i film con lui. E lei zitta. Faceva comodo passare dove l'acqua è più bassa. Asia per me non sei colpevole, meglio tardi che mai, hai fatto bene a denunciare. Non puoi però pretendere che molte di noi provino compassione. Oggi c'è più maschilismo nelle donne che negli uomini stessi. E fa male.
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