FALCONEeBORSELLINO Michele Placido: "Chi ha brindato e chi no"

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Michele Placido dal carcere dell'Ucciardone recita l'orazione per Falcone e Borsellino scritta da Salvo Licata nel 1992. Subito dopo l'esplosione a Capaci, racconta Giovanni Brusca che gli attentatori corrono in una villa, accendono la televisione e quando il Tg3 dà la notizia che Falcone è morto scattano dei tremendi festeggiamenti. Salvatore Cancemi sputa sul televisore e inveisce contro il giudice. Poi ordina a un ragazzo lì presente di andare a comprargli una bottiglia di champagne perché vuole festeggiare. Anche nel carcere dell'Ucciardone scattano gli applausi e le urla. Lì hanno riserve di vino, spumante e champagne. I boss urlano, si congratulano gli uni con gli altri. Si abbracciano. La direzione del carcere non può fare nulla. Può solo raccontare che c'è anche qualcuno che si è astenuto dal brindare.
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