Agorà

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Un servizio di Fabio Trappolini - Le liste d'attesa degli ambulatori dei medici di base di Treviso da giorni sono pressoché paralizzate per la massiccia presenza di una nuova tipologia di pazienti: i profughi appena usciti dal centro di accoglienza della locale ex caserma Serena. I migranti, essendo tutti già in possesso di carta di identità, hanno il pieno diritto all'assistenza sia sanitaria che sociale. Ma i residenti, soprattutto anziani rimasti fuori dalle liste, non ci stanno, costretti - dicono loro - a migrare negli altri quartieri in cerca di un dottore per via del "tappo" creato dai nuovi pazienti: "non siamo di certo razzisti, ma i profughi hanno il medico di base a due passi dalla caserma mentre i residenti devono cercarlo altrove. E non è giusto". La cronaca, nel racconto di Fabio Trappolini.
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