Porta a porta

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Il punto, ovviamente, è la scissione: "La stessa parola mi fa soffrire", ha osservato l'ex premier spiegando che per "due mesi" ha cercato di "accogliere le proposte degli altri per cercare di andare insieme". "Siamo fermi e impelagati a dire congresso sì, congresso no. Peggio della parola scissione c'è solo la parola ricatto, non è accettabile che si blocchi un partito su un diktat della minoranza". Per Renzi "è molto più di sinistra affrontare il tema dei diritti e dei doveri con uno sguardo nuovo, che non crogiolarsi con riferimenti a simboli del passato".
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