La vita in diretta

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Nel 2003, una giovane donna Monica Ravizza, venne uccisa dal suo fidanzato Armando Mancuso. Monica, incinta, aveva deciso di abortire e non voleva più sposare Armando, che la accoltellò per poi bruciarla e inscenare un tentativo di suicidio. Mancuso fu condannato in primo grado a 20 anni, ridotti a 16 in appello. Ma, come spesso accade in Italia, 11 anni dopo aver commesso l'efferato delitto, nel 2014, era già a piede libero. Nel 2000, un'altra ragazza, Sonia Di Gregorio, 20enne, mamma di una bimba di 3, fu sgozzata dal marito Francesco Gussoni da quale si stava separando, stanca di subire violenze e soprusi. Non imputabile in primo grado per vizio totale di mente, Gussoni viene considerato parzialmente capace in appello e condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione, più 3 anni in casa di cura, ma dopo 2 anni e 8 mesi esce dal carcere grazie all'indulto. Ora la vita dei due uomini è tornata alla normalità lontano dalle sbarre, mentre per i genitori delle vittime non potrà mai più esserlo, dopo aver vissuti un simile dolore.
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